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digital nomad

Oggi viviamo in un mondo digitalizzato e questo ha portato alla nascita di nuove figure professionali che svolgono le loro attività con il computer e con internet. Queste professioni possono essere svolte da dipendenti o freelance (liberi professionisti) e grazie ad internet questi possono diventare dei NOMADI DIGITALI… ma cosa significa?

In breve sono dei professionisti che trovandosi in dei coffee shops , zone attrezzate, la propria abitazione, co-working ecc, lavorano in remoto col proprio PC connessi ad internet (il risultato del loro lavora viaggia grazie alla rete, senza avere il contatto umano con l’azienda e/o il cliente)… il fattore principale che rende “nomadi” questi professionisti è che si spostano dal loro luogo di origine, andando a lavorare altrove dove, ad esempio, la vita di base è meno cara oppure semplicemente in un luogo a loro preferito.

Spesso i nomadi digitali sono soprattutto freelance, che non avendo per forza un collegamento umano con un’azienda possono spostarsi e crearsi da soli il loro spazio e mondo lavorativo. Ma abbiamo anche dei dipendenti che lavorano in delle aziende chiamate “aziende distribuite”. Questi creano uno spazio di lavoro dove il loro dipendendo può trovarsi in qualsiasi parte del mondo, ma direttamente nell’azienda c’è un/a segretario/a che lavora per il dipendente che lo tiene informato su ogni cosa succede nell’abbiente aziendale.

Per chi fosse interessato a questo mondo esiste un sito chiamato “Nomad List” ( Link del sito ) dove potete trovare la classifica dei posti che secondo loro sono i migliori per andare a lavorare da remoto. Lì per ogni luogo potete trovare una lista di fattori come il livello di vita, la qualità di internet, quanto bisogna guadagnare per vivere bene, la sicurezza ecc ecc…

MA QUALI SONO I LATI POSITIVI E QUELLI NEGATIVI?

POSITIVI:

  • Innanzitutto, se un nomade decide di andare a vivere in posti dove la qualità di vita è bassa, sicuramente potrà trovarsi benissimo in termini di guadagni, perché si troverà in un posto dove spende di meno ma i suoi guadagni sono alti.

  • Può girare il mondo provando a vivere in più posti, tipo per un tot di mesi si trova in una città, per altri mesi si trasferisce altrove, molto bello per chi ama viaggiare.

  • Un nomade, ma un freelance in generale, decide per se quando, come e dove lavorare, quindi si ha una libertà che un dipendente chiuso in ufficio non ha.

  • Girare da la possibilità di fare nuove conoscenze, non soltanto a livello umanistico e culturale, ma anche a livello professionale cosi da poter trovare clienti in altri luoghi e quindi ampliare il proprio lavoro e guadagnare anche da aziende che altrimenti nel proprio luogo d’origine sarebbe difficile o impossibile raggiungere…

NEGATIVE:

  • …Ma spesso si perdono i contatti diretti con i clienti che si trovano all’estero. Non è sempre cosi, ma si rischia di comunicare con loro solo attraverso e-mail o social, senza incontrarsi di persona e il contatto umano è spesso utile e stimola di più il lavoro.

  • Vivere lontani dal proprio luogo natale e dai famigliari e amici… questo è un punto che varia molto da persona a persona.

  • Vivere in un paese dove la vita è bassa, ha di contro che si hanno meno servizi e/o quelli che ci sono non sempre sono di buona qualità, dipende molto dal posto.

  • Se si decide un luogo di preferenza dove c’è il carovita bisogna tener conto dei costi alti e quindi organizzare meglio il proprio lavoro e le proprie attività, finendo spesso con il lavorare di più (almeno che non si lavori per aziende che pagano profumatamente e ci sono freelance che guadagnano effettivamente di più di un dipendente col posto fisso).

  • Non è adatto a tutti e soprattutto non è facile iniziare senza avere una base economica, perché bisogna sempre mettere in conto del viaggio, della sistemazione come l’alloggio e dell’attrezzatura di lavoro (Sistema operativo: quale scegliere?), ma anche conoscere almeno l’inglese e un minimo di cultura del posto. (peggio ancora se ci si sposta spesso)

Coffee Shops

Coffee Shops

 Concludo specificando una cosa:

un nomade digitale e un freelance non sono persone che lavorano poco, che viaggiano tanto… sono professionisti  che passano la maggior parte del loro tempo seduti su una sedia a lavorare sul proprio pc (o a cercare clienti). Il viaggio, vivere in un luogo diverso è solo una parte della loro vita e di certo non è come certi annunci che promettono di farvi lavorare in una spiaggia o in posti belli e pieni di divertimento… No! Bisogna sempre fare i conti con i propri guadagni, crescere la propria clientela e passare la maggior parte del proprio tempo a capo chinato sul pc. Ma, per chi ama questo mondo e lo sa gestire è il modo migliore per poter lavorare…

E come disse Richard Branson, imprenditore britannico: “da qui a 30 anni, con l’avanzare del progresso tecnologico, la gente guarderà al passato e si domanderà perchè gli uffici siano mai esistiti”